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Prime Esperienze

Una bimba curiosa - capitolo 1 (Autobiografico)


di Crystal-ferrari95
03.04.2022    |    4.852    |    64 9.5
"Mi accompagnò nella stanza dei pc, mi fece sedere alla mia scrivania e lui, da dietro, mi avvolse con le sue braccia, per poi digitare sulla tastiera..."
La primavera sta tardando, e in questi giorni piove a dirotto.
Io sono qui, distesa sul letto, coccolata dalla mia coperta color panna.
Sono completamente nuda, proprio come piace a me.

Non importa che faccia caldo o freddo; io voglio sentirmi libera, voglio sentire le lenzuola che sfregano sul mio seno facendo diventare turgidi i miei capezzoli. Voglio poter ficcarmi le dita nella vagina, senza che ci siano vestiti ad ostacolarmi. E perché no.. mettermi anche un vibratore nel retro, per godere di più!

Mentre faccio questo, penso al mio passato e a come sono diventata la Crystal Ferrari di oggi.
Una ragazza dolce e trasgressiva… un eccitata esibizionista.

Adesso ho 27 anni, ma ricordo perfettamente il mio primo approccio all'eros e alle perversioni degli adulti.

All'epoca ero ingenua e timida; cresciuta in una famiglia dove il sesso era un tabù.
Avevo compiuto da poco 14 anni e frequentavo le scuole superiori.
La maggior parte delle mie amiche, si vantava delle loro prime esperienze: i primissimi baci, le prime seghe, i primi ditalini…
Ero invidiosa e anche io, da single, desideravo qualcuno che mi desse attenzioni.
Così mi diedi da fare.

Qualche giorno dopo, dato che non avevo un Pc tutto mio con cui fare ricerche hot, mi recai in biblioteca, per usufruire della loro stanza d' informatica.

A mia madre dissi semplicemente che dovevo studiare con Denise, un' amica; mai avrebbe potuto immaginare che da quel giorno in poi, lentamente, la sua cara e casta figlia, sarebbe diventata una piccola sporcacciona.

Arrivata a destinazione, mi recai senza esitazione nel reparto computer.
Era un pochino affollato, ma riuscii comunque a trovare una postazione.

Mi sedetti sulla sedie e accesi lo schermo, ma non sapevo cosa digitare sulla tastiera, perciò chiesi aiuto al bibliotecario:

《 Mi scusi, esistono siti dove posso mandare messaggi e conoscere nuove persone?》.

Lui, un uomo sulla trentina o poco più, mi guardò dall'alto al basso e vide una ragazza ancora bambina, che parlava con un filo di voce ed esibiva tenere guance arrossate.

《Si, ma ..》 mi disse contrariato e preoccupato allo stesso tempo.

《 È pericoloso, possono esserci dei malintenzionati!》 continuò.

Io non ci misi molto a rispondergli, sapevo quello che desideravo, volevo conoscere il sesso, e l'unica via per me, in quel tempo, era il mondo virtuale.

《Starò attentissima, non si preoccupi signore!》 lo rassicurai sorridendo e socchiudendo i miei grandi occhi azzurri che, con la luce tenue della stanza, si tingevano di sfumature verdastre.

Il bibliotecario non disse più una parola, dopotutto non era mio padre, non poteva dirmi cosa fare o non fare.
Tirò su un bel respiro e con la testa mi fece segno di seguirlo.

Mi accompagnò nella stanza dei pc, mi fece sedere alla mia scrivania e lui, da dietro, mi avvolse con le sue braccia, per poi digitare sulla tastiera "chat online gratuite".

Sullo schermo comparvero infiniti siti, e dopo aver deglutito rumorosamente, me ne consigliò uno; come se lo conoscesse bene.

《Perfetto!》 lo ringraziai.

Avevo il cuore accelerato, Il bibliotecario era ancora lì, piegato sulle mie spalle, con il suo fiato che mi scaldava il collo.
Era una strana sensazione, nessun uomo, ad eccetto di mio padre, mi era stato così vicino.

Inserii il mio nickname "Cristina95" e l'uomo mi lasciò finalmente sola.

Fui sommersa da una valanga di messaggi, così tanti che nemmeno riuscii a leggerli tutti. Era straordinario vedere quanti uomini fossero interessati ad una ragazzina come me.

La situazione mi elettrizzava.

Feci subito amicizia con una persona molto gentile.
Si descrisse come un bell'uomo, alto, possente e calvo.

Mi chiese subito se fossi vergine e se avessi mai visto un pene.

Gli raccontai che un paio di anni prima, i miei genitori fecero l’amore mentre io, nel loro lettone, fingevo di dormire; però non vidi un granché, era buio e a malapena riuscii a distinguere le loro sagome.
In compenso ascoltai incuriosita il loro gemiti e mia madre che diceva:

《Facciamolo a novanta!》.

Chissà cos'era questo "novanta".. pensai mentre sentivo il materasso che cigolava e rimbalzava, forte come un terremoto.


Fu un'esperienza interessante, e l'uomo che mi stava facendo compagnia in chat, disse che ero stata molto fortunata a viverla e che persino a lui, come a mio padre, gli sarebbe piaciuto farsi mia madre con me accanto.

Aggiunse anche che in quella situazione sicuramente si sarebbe accorto che io fingevo di dormire, così per cortesia, mi avrebbe acceso la luce e fatto vedere cosa significasse scopare… mi avrebbe anche invitato a stringere il suo pene tra le mie mani, così avrei potuto capire di che consistenza fosse.

Mi disse che dopotutto era sbagliato tenere nascosta una cosa così piacevole alla propria figlia e soprattutto che io avevo bisogno di qualcuno che mi insegnasse le basi del sesso perché mi trovavo nell'età giusta per sperimentare.

Anzi no.. ero già in ritardo.

Sapermi immersa nell'ignoranza su questo meraviglioso mondo fatto di baci e carezze lo rendeva molto triste. Era talmente premuroso nei miei confronti che addirittura mi fece una proposta:

《 Io ho 59 anni e se vuoi, dato che i tuoi genitori sono così egoisti, ti posso spiegare alcune cosette al posto loro. Ho molta esperienza sai?》


Io gli risposi con un semplice smile sorridente e lui aggiunse:

《 Mi dai il tuo n. di tel.? Così posso mandarti un MMS e farti vedere com'è fatto il mio cazzo》.

《Davvero lo faresti? Non ne ho mai visto uno, nemmeno su internet》 gli confidai con vergogna.

《Piccola mia, per te farei questo e altro! La vita è stata ingiusta nei tuoi confronti, voglio essere il tuo salvatore…come Batman magari, lo conosci?》.

Aveva toccato un argomento a me caro, io amavo i supereroi e gli dissi che l'uomo pipistrello lo conoscevo abbastanza bene.

《Ah, ottimo! Allora sai che Bruce Wayne è molto ricco e anche io ho abbastanza soldi. Se diventiamo amici posso farti dei regali!》.

《 Ah ah ah, che tipo di regali?》chiesi incuriosita e allo stesso modo divertita dall'immagine di questo sconosciuto calvo, nei panni del grande Batman".

《 Tutto quello che ti piace e che ti serve: ti farei ricariche telefoniche da venti o cinquanta euro, dipende da quanto farai la brava; ti comprerei tanti trucchi e vestiti sexy, quelli che tua madre non vuole comprarti!》.

《Allora me lo dai il tuo n.?》. Seguì un altro messaggio.

Ero affascinata dal suo modo di scrivere, era dolce , simpatico, premuroso e deciso allo stesso tempo, mi dava un grande senso di protezione e quindi feci la mia scelta.

Mi guardai intorno e con la coda dell'occhio vidi il bibliotecario che gironzolava per l'aula, aveva un'aria sospettosa, come se mi stesse spiando, ma poco m'importava.

Molto velocemente scrissi 333 83 45 ***, e invia il mio numero di telefono all’uomo.

In pochissimi secondi mi arrivò un MMS:

《Adesso che siamo amici posso svelarti il mio nome: sono Mario. Piacere di conoscerti tesoro! 》.

Aprii l'allegato e mi apparì la foto di lui, davanti al camino, con in dosso solo un paio di boxer.
Era proprio come si era descritto, però con qualche pelo bianco sul petto.

Ci misi un po' a rispondergli, volevo trovare le parole giuste ma alla fine gli inviai anche io un autoscatto.

Gli mostrai com'ero in quel momento: capelli lunghi color nocciola, labbra carnose e un maglioncino che fasciava il mio esile corpo, mostrando un seno appena percepibile.

Mario paragonò la mia bellezza, a quella di una macchina della Ferrari, forse per il colore della maglia e del cerchietto che indossavo, poi mi riempì di complimenti e baci virtuali, mi disse che ero una ragazza speciale perché non mi ero fatta spaventare dai suoi anni, come è successo ad altre ragazzine prima di me che non meritavano per nulla la sua attenzione.

Percepii un velo di rabbia nelle sue parole e per consolarlo affermai:

《 Dopotutto l'età è solo un numero! 》.
Mi aveva convinta.

Anche se abitava lontano da me, Mario era felicissimo di essermi diventato amico, e lo ero anche io, finalmente potevo confrontarmi con qualcuno di esperto e che desiderava la mia felicità.

Mi confidò che già mi voleva bene e me lo dimostrò anche.

《Lo sai cosa succede ad un uomo quando vede una ragazza bella e dolce come te?》 Disse in un SMS.

《Cosa?》 risposi io in breve.

Ricevetti due foto, la prima di un cazzo moscio e la seconda di un cazzo eretto.
La didascalia dell' MMS diceva:
"Prima così molle, poi duro come la pietra"

Wow… ero stupita!

《Ma anche le femmine subiscono cambiamenti?》gli chiesi.

Lui molto carinamente mi disse sì, anche se gli effetti erano diversi da quelli provati dai maschi.

Mi spiegò che se in quel momento io fossi stata eccitata, la mia passera si sarebbe dovuta bagnare.

《Toccati da sopra i pantaloni, controlla!》 Mi ordinò.

Lo ascoltai, dimenticandomi che ero in un luogo pubblico.

Improvvisamente sentii qualcuno schiarirsi la gola dietro di me, era il bibliotecario, che con espressione severa richiamò la mia attenzione.

Mandai un messaggio al mio amico Mario e gli dissi che quel rompiscatole mi stava osservando.

Dopo qualche imprecazione, mi consigliò di andare in bagno per allontanarmi da occhi indiscreti.

《Fatti una foto alla passera, ti dico io se sei eccitata!》.

Curiosissima di saperlo, lasciai lì il mio zaino e mi recai alla toilette, chiusi la porta a chiave e mi abbassai prima i jeans e poi le mutandine azzurre con su disegnate delle piccole carote.

Mi scattai subito una fotografia e gliela inviai.

La mia vagina era strettissima, con pochissimo pelo castano, e lui ne rimase ammaliato.
Disse che non avevo solo un bel visino, non era meraviglioso solo il mio carattere, ma avevo anche una patata da far perdere la testa a tutti i maschietti.

La conversazione continuò:

《 Come sarebbe bello se potessi scoparti io, per la prima volta avrei l'opportunità di ficcare il mio bel cazzone dentro una ragazzina vergine 》.

Leggevo ogni suo messaggio, era esageratamente trasgressivo.

《Lo sai cosa mi sto facendo adesso? Una bella sega, Ti piacerebbe imparare? non è difficile》.

《 sii !!!》Non ci pensai molto per rispondergli.
Sarebbe stato bello, finalmente, raccontare alle mie amiche che anche io, come loro, ne avevo fatta una.

Il telefono vibrò, e la sigla di un cartone animato usata come suoneria, interruppe la mia immaginazione.

Guardai il numero, era Mario.
Nemmeno il tempo di dire “pronto!” che lui subito iniziò a parlare:

《 Scommetto che saresti bravissima. Se vuoi imparare posso venire da te con l'aereo.. ti porto in un hotel e dopo la sega proviamo anche a trombare, se ti va!》.

Fece una brevissima pausa e poi riprese:

《 Però non sarebbe una scopata qualsiasi, non mi permetterei mai di usarti come un oggetto, mi sto affezionato a te, ti voglio bene.. voglio fare l'amore》 sussurrò.

Che parole dolci e rassicuranti, era la prima volta nella mia vita che qualcuno si dichiarava a me, pensai.

《Però non lo devi dire a nessuno, i grandi e i tuoi genitori non capirebbero la nostra amicizia e farebbero di tutto per allontanarci》.

Rimasi spiazzata, sotto shock.
Era un segreto importante e molto impegnativo da custodire.

Lui continuò a parlare e la sua voce cominciò ad essere più profonda e ansimante:

《Tu... non vuoi perdermi… v-vero?》.

《No.. 》gli dissi con tono tremante.

《 A-allora ascolta il tuo maestro, h-ho visto che non sei tanto bagnata la sotto. Sputa sulle tue di-ita e poi fatti un massaggio… v-vedrai che inizierà ad uscire un liquido bianco, è una c-crema che a noi maschi piace l-leccare》 mi comandò deciso, e io lo ascoltai ancora una volta.

Imbrattai le mie dita di saliva, e impacciatamente iniziai a toccarmi.

《Lo stai facendo? chiudi gli occhi, ti piacerà di più!》.

《Si, sono chiusi… sto facendo su e giù..》.

《 Oh si! bravissima amore mio, continua! fai anche dei movimenti circolari, però non metterti le dita dentro, quello lo faccio io, domani o dopodomani , quando verrò da te. ok?》.

《si, va bene》 gli risposi , iniziando a sentire una sensazione di eccitazione mai provata prima. Ero stata brava, ero il suo amore.. ero orgogliosa di me stessa.

《 Mi raccomando, è importante che rimanga intatta e bella stretta…》.

Dall’altra parte del telefono sentii un gemito e poi :
《 Tra poco sborro! Coraggio.. mandami un altra foto, adesso sarai fradicia!》.
La voce di Mario era cambiata; aveva un un tono più acuto e molto più accelerato.

Aprii la bocca per dirgli qualcosa, ma sentii un rumore, un pugno sulla porta e poi una voce maschile:《Cristina tutto bene? È da tanto che sei in bagno!》.

Sobbalzai per lo spavento , tolsi la mia mano sporca di umido dalla vagina e chiusi frettolosamente la chiamata, senza nemmeno salutarlo.
Mi tirai su pantaloni e mutandine e dopo uscii fuori.

Era ancora il bibliotecario.

Chissà se aveva sentito la mia conversazione telefonica..ma di sicuro, in mia assenza, aveva letto la mia chat sul pc perché con tono serio e occhi infuocati mi disse:

《Vai a prendere il tuo zaino, ti ho spento il pc!》.

Infastidita gli domandai il motivo di questo provvedimento e lui mi rispose semplicemente così:

《La tua sessione è scaduta, vai a casa!》.

Ripresi le mie cose e andai via dalla biblioteca pensierosa.
Altre curiosità sul sesso mi avevano invaso la mente, ma ero felice di aver trovato un nuovo e sincero amico, che per amore, non poteva più fare a meno di me.
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